Il nome “Via Mala” identifica un tratto della storica strada d’accesso alla valle di Scalve dalla direzione di Angolo Terme. Essa è letteralmente scolpita nelle pareti rocciose della profonda forra del fiume Dezzo e si affaccia sul corso d’acqua passando tra insenature e orridi, offrendo emozionanti e spettacolari scorci visuali e permettendo di apprezzare molto da vicino e con insolita chiarezza diverse forme geologiche. La percezione dell’ambiente naturale, delle dimensioni fisiche della terra e del tempo geologico, normalmente lontana dal sentire comune, è qui particolarmente accentuata, lungo un tragitto ben sviluppato in lunghezza e in uno scenario che offre spunti diversi a seconda delle stagioni.
Negli ultimi decenni del secolo scoso la “Via Mala”, a causa delle sua tortuosità e della sua sezione modesta e, non ultimo, dei frequenti episodi di instabilità delle scarpate rocciose e delle conseguenti precarie condizioni di sicurezza e della difficoltosa manutenzione, è divenuta del tutto inadatta a sopportare il traffico veicolare, soprattutto quello commerciale, verso la valle di Scalve e da questa in uscita verso la Valcamonica e la Pianura.
Per questi motivi i tratti più problematici della strada, sia in territorio di Colere sia in quello di Angolo, sono stati sostituiti con nuovi tronchi in galleria e sono stati completamente abbandonati, pur trattandosi dei tratti più suggestivi e pittoreschi, dove sono evidenti le attrattive del paesaggio, le peculiarità geologiche e sono caratteristiche le soluzioni costruttive della stessa vecchia strada.
Oggi, dopo oltre vent’anni di abbandono e di silenzio, interrotti sporadicamente da qualche pescatore e da qualche avventuroso escursionista sportivo appassionato di cañoning, la “Via Mala” torna ad essere guardata con interesse con la prospettiva di recupero e valorizzazione del suo singolare e prezioso patrimonio di Natura e di Storia. Questo infatti è l’obiettivo che si è posta la Comunità Montana di Scalve dando incarico ad una equipe di Tecnici per la stesura di uno studio di fattibilità per il ripristino ciclo-pedonale e la valorizzazione turistica e culturale dei tratti dimessi della “Via Mala”.
Al Gruppo di lavoro appositamente costituitosi, è stato affidato il compito di caratterizzare gli aspetti geologici, nella prospettiva di rendere fruibile in sicurezza la strada e mettere in luce le bellezze naturali presenti nello stesso contesto geologico.
Gruppo di lavoro:
Gruppo BiCubo (Architettura e Ambiente)
- Arch. Alessandro Beber
- Arch. Giancarlo Beltracchi
- Arch. Fabio Bonetti
Studio GeoTer (Geologia e geotecnica)
- Geol. Daniele Ravagnani
- Geol. Sergio Santambrogio
Multiproject Engineering srl (Ingegneria civile e naturalistica)
- Ing. Paolo Francesco Bertoni